Tramite i cooperanti agronomi, veterinari, tecnici specializzati, CEFA da 50 anni forma agricoltori e piccoli produttori di latte, uova, marmellate e tanto altro e li incentiva a riunirsi in cooperative che permettono loro di organizzarsi meglio. CEFA non dimentica di formare i contadini alla commercializzazione dei prodotti, unico strumento per una crescita che duri nel tempo e che li renda autonomi.
Probabilmente nel 2050 il nostro pianeta sarà abitato da 2 miliardi di abitanti in più; arriveremo a circa 9 miliardi di persone. Il 20% in più di popolazione si insedierà nelle città e ci sarà una grande richiesta di cibo: 100% in più del fabbisogno alimentare in termini di calorie e 110% in più per quanto riguarda le proteine.
CEFA crede che la risposta alla sfida di una popolazione in perenne crescita sia la sovranità alimentare: il diritto dei popoli a definire le proprie politiche di produzione, distribuzione e consumo alimentare affinché ogni famiglia possa produrre cibo sano e nutriente nel rispetto delle varietà locali. È quindi importante che le famiglie contadine siano proprietari della terra e abbiamo accesso all’acqua e alle sementi. Solo così si potrà garantire il diritto al cibo per tutti.
Come è avvenuto in Tanzania. Grazie a CEFA 1300 agricoltori si sono associati in un consorzio per poter essere ascoltati. È stata creata la filiera agricola: si sono sostenuti gli agricoltori che lavorano la terra con i mezzi agricoli (trattori), aiutati a conservare i prodotti e a portarli al mercato per il commercio. Oggi non c’è quindi solo la coltura del mais, ma anche l’orticoltura (patate, carote, pomodori, piselli, cipolle) e le famiglie contadine oggi si nutrono di più e meglio.
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