• Titolo Progetto: PRESTo – Promuovere la Resilienza al cambiamento climatico e la gestione Sostenibile delle risorse naturali in Tunisia
  • Dove: Tunisia - Governatorati di Jendouba, Bizerte, Nabeul, Mahdia
  • Durata: 36 mesi
  • Quando: Ottobre 2022 - Settembre 2025
  • Beneficiari: 300 attivisti della società civile, 56 OSC, 160 giovani partecipanti a contest fotografici e atelier di fumetto, 12000 persone informate e/o sensibilizzate sui cambiamenti climatici, 1330 agricoltori beneficiari del servizio dell’APP SSD, 100 tecnici e quadri delle istituzioni legate al Ministero dell’Agricoltura, 400 piccoli e medi agricoltori beneficiari delle giornate di divulgazione sulle Buone Pratiche Agricole (BPA), 160 agricoltori beneficiari di formazioni tecnico-pratiche; 200000 beneficiari indiretti sensibilizzati, individui della popolazione dei governatorati d’intervento e del territorio nazionale, tra cui donne, adolescenti e bambini.
  • Donatori: AICS
  • Partner: Istituto per la Cooperazione Universitaria Onlus – ICU, Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Bio Economia – CNR-IBE, Agence de la Vulgarisation et de la Formation Agricoles - AVFA, Direction Générale du Genie Rural et de l’Exploitation des Eaux – DGGREE, Association Tunisienne du Droit de l'Environnement – ATDE.

Il Contesto

La Tunisia è uno dei paesi mediterranei più esposto ai cambiamenti climatici, all’innalzamento delle temperature e alla conseguente diminuzione delle precipitazioni piovose, con conseguente aggravamento della situazione idrica del Paese, già sotto «stress idrico». La popolazione sta aumentando la domanda di acqua per usi domestici e allo stesso tempo le risorse per l’irrigazione diminuiscono a causa di una moltiplicazione incontrollata di pozzi e allacciamenti illeciti alle reti di distribuzione dell’acqua e dei pompaggi non autorizzati. Inoltre, nell’ultimo decennio il degrado della situazione ecologica e la proliferazione di rifiuti solidi e discariche incontrollate sono aumentati enormemente nel Paese, sia nelle aree rurali che in quelle urbane. Questa trascuratezza ecologica si osserva su larga scala: da livello individuale a quello pubblico e potrebbe essere spiegata dalla debole risposta politica, dall’assenza di una visione chiara della politica ecologica adottata dallo Stato e soprattutto da una scarsa partecipazione della popolazione, poco sensibilizzata alle questioni ambientali, alla preservazione e valorizzazione delle risorse naturali o a temi come lo spreco, la raccolta e il corretto smaltimento dei rifiuti. Tra i fattori causa si possono elencare i seguenti : lo scarso impatto sulla popolazione da parte delle OSC tunisine dato il deficit di risorse umane, finanziarie, relazionali e operative e le significative lacune in termini di governance; l’inadeguato livello di competenze delle istituzioni regionali e nazionali con conoscenze stagnanti e poco specializzate; gli effetti dell’esodo rurale che vedono una popolazione agricola più vecchia, meno incline all’utilizzo di sistemi e pratiche agronomiche efficienti e con un basso livello di istruzione; infine, i finanziamenti agricoli e alla società civile che risultano largamente inadeguati al fine del raggiungimento degli OSS relativi al clima / ambiente.

 

L’Obiettivo

La strategia d’intervento mira a contribuire al rafforzamento della resilienza e delle capacità di adattamento ai cambiamenti climatici della popolazione attraverso una gestione sostenibile e consapevole delle risorse naturali in Tunisia. Più precisamente, l’obiettivo specifico è quello di rafforzare le competenze ed il ruolo della società civile e delle istituzioni regionali attraverso una migliore gestione delle risorse naturali nei governatorati di Nabeul, Mahdia, Bizerte et Jendouba.

 

L’Intervento

Il progetto si articola in tre assi complementari:
– un rafforzamento tecnico e tematico della società civile attraverso organizzazioni incentrate su tematiche ambientali per la gestione dei progetti associativi e l’implementazione di campagne d’informazione e sensibilizzazione su cause ed effetti dei cambiamenti climatici, avvicinando così la popolazione locale a queste tematiche;
– un lavoro di trasferimento di competenze a quadri e tecnici delle istituzioni legate al Ministero dell’Agricoltura riguardanti l’efficientamento idrico e l’adozione di tecniche agronomiche resilienti attraverso corsi di formazioni e dimostrazioni su terreno;
– infine, la divulgazione delle corrette pratiche agricole da seguire finalizzata al miglioramento delle conoscenze degli agricoltori e al rafforzamento delle loro capacità produttive, attraverso formazioni specifiche nei quattro territori d’intervento sulle tematiche ambientali e tecniche di produzione agricole resilienti, così come sull’orientamento ai prodotti finanziari e alla gestione amministrativa e finanziaria delle imprese agricole.

 

Attività programmate

Il progetto verrà avviato tramite delle formazioni in materia di priorità e strategie di adattamento ai cambiamenti climatici così come di buona gestione interna, pianificazione e governance rivolte alle organizzazioni della società civile (OSC). Un ciclo di atelier riflessivi e partecipativi verrà messo in atto per identificare temi e azioni prioritarie da intraprendere a livello locale e regionale, e da finanziare in seguito attraverso dei progetti micro-ambientali messi in atto dalle OSC stesse, al fine di sensibilizzare e attivare le comunità alla preservazione e buona gestione delle risorse naturali e ai concetti di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici. In parallelo si prevede la messa in atto di una campagna di sensibilizzazione e informazione sui cambiamenti climatici su scala regionale e
nazionale. Il progetto include anche la formazione di tecnici e quadri appartenenti ai vari dipartimenti del Ministero dell’Agricoltura, così come la creazione di una banca dati sulle caratteristiche agro- ambientali e tecniche colturali e irrigue nelle aree di intervento. Conoscenze da redigere in un manuale di Buone Pratiche Agricole (BPA), da inserire in una software application per fornire consigli personalizzati agli agricoltori circa l’uso sostenibile delle risorse naturali e dei sistemi di irrigazione specifici ad ogni coltura e al tipo di terreno e da testare su piccola e media scala con gli agricoltori delle regioni implicate. Infine si proseguirà con un ciclo di formazione a tema BPA e tecniche di produzione sostenibili lungo la catena di valore agli agricoltori dei 4 governatorati target. Gli agricoltori avranno accesso a un percorso di formazione in creazione e gestione d’impresa parallelamente ad un accompagnamento per la redazione dei business plan e orientamento al mercato finanziario. L’obiettivo principale è la preparazione di progetti imprenditoriali che abbiano accesso ad un finanziamento volto all’implementazione di imprese agricole resilienti, accompagnate e monitorate dai partner del consorzio PRESTo.

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