• Titolo progetto: Miele, Pesca e Nutrizione in Mozambico
  • Dove: Distretti di Caia, Luabo e Mopeia - Province di Sofala e Zambezia - Mozambico
  • Durata: 12 mesi
  • Quando: Giugno 2022 – Maggio 2023
  • Beneficiari: 360 pescatori (30 in ognuno dei 12 centri di pesca di Luabo, Mopeia e Caia) saranno selezionati e formati a tecniche di pesca, lavorazione e conservazione del pescato; 80 donne (mogli dei pescatori selezionati per la formazione su tecniche di pesca) saranno selezionate per la gestione di otto forni ed essiccatoi solari; 300 donne divise in 12 gruppi, saranno selezionate e formate in educazione nutrizionale; 30 falegnami saranno selezionati e formati su tecniche di costruzione e manutenzione di barche più moderne; 70 apicoltori divisi in 5 gruppi, selezionati nel Distretto di Caia
  • Donatori: Presidenza del Consiglio dei Ministri
  • Partner: CEFA (capofila), CELIM, Serviço Distrital de Actividades Económicas di Caia, Luabo e Mopeia (controparte locale)

Il contesto

Il Mozambico rientra tra i paesi più poveri del mondo e al 2017 si colloca al 180° posto su 187 nello Human Development Index. La crescita economica del Paese non si è ancora tradotta in modifiche strutturali, politiche e sociali necessarie a ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo umano. Il 54,7% della popolazione vive ancora in condizioni di povertà assoluta (Third National Poverty Assessment, 2010) e oltre il 52% della popolazione si trova sotto la soglia di povertà (CIA World Factbook) con il 36,8% della popolazione adulta sottonutrita ed il 44% della popolazione infantile malnutrita (Plano de Acção Multi-sectorial para a Redução da Desnutrição Crónica 2011-2020). Inoltre gli standard sanitari nel Paese sono inadeguati: meno della metà della popolazione ha accesso ai servizi sanitari di base e malattie quali la malaria, il colera ed il morbillo rappresentano problemi sanitari nazionali. Difatti solo il 21% della popolazione ha accesso ai servizi igienico-sanitari adeguati e il 51% ha accesso all’acqua potabile. La presente azione verrà implementata nei 3 distretti di Caia, Luabo e Mopeia nelle due Province confinanti di Sofala e Zambesia nel Mozambico centrale.

La Provincia di Sofala con circa 1.903.728 di abitanti, si estende su un’area geografica di 68.018 km². E’divisa in 13 distretti e 30 posti amministrativi e 53 località. Il Third National Poverty Assessment stima che il 58% della popolazione di tale Provincia vive in condizioni di povertà assoluta e le statistiche provinciali indicano che il 37,5% della popolazione è affetta da denutrizione cronica.

La Zambezia, con circa 5 milioni di persone, di cui il 78% vive in aree rurali, è la seconda provincia più popolata del paese. Dati della World Bank (2016) stimano che il 70% della popolazione di tale Provincia si trovi sotto la soglia di povertà. Le statistiche provinciali indicano inoltre un 38% di denutrizione cronica e 18% di denutrizione acuta. La Provincia dispone di circa 8.000.000 ha coltivabili di cui però solo il 18% è attualmente in uso ed ha buone potenzialità per una produzione agricola diversificata per via della varietà delle condizioni agro-ecologiche e di una vasta rete idrografica con un significativo potenziale di fauna ittica. Tuttavia le attività agricole hanno principalmente carattere di precaria sussistenza e poca diversificazione a causa dell’inadeguatezza degli input produttivi utilizzati e delle scarse competenze tecniche dei produttori. Allo stesso modo sono poco efficienti e poco sviluppati anche i processi di post produzione del settore agroalimentare.

Le problematiche principali da cui parte l’esigenza dell’intervento:

Dieta non diversificata degli abitanti a causa della scarsa varietà di alimenti e il basso livello di consapevolezza nella popolazione sull’importanza di una dieta equilibrata, sulla necessità di consumare un adeguato numero di pasti giornalieri, nonché sulla necessità di adottare pratiche igieniche adeguate per conservare e preparare i cibi.

L’uso di tecniche rudimentali. La pesca fluviale è praticata con imbarcazioni inadeguate e con tecniche di cattura poco efficaci e sostenibili, come reti a maglia fine che catturano gli avannotti. Questo, insieme al degrado della vegetazione lungo i fiumi e dei mangrovieti, ha ripercussioni sulla diminuzione della quantità di pesci. Anche l’apicoltura è praticata utilizzando tecniche e attrezzature poco sostenibili, come le arnie tradizionali ricavate da tronchi d’albero scavati e che comportano la perdita della colonia nella raccolta. Inoltre, qualità e quantità del miele sono molto più scarse rispetto a quelle ottenute con tecniche più avanzate.

Processi di post produzione poco sviluppati. La mancanza di conoscenze delle tecniche di lavorazione e di conservazione dei prodotti ittici e la non lavorazione dei prodotti agricoli ha ripercussioni sulla loro difficile commercializzazione.

 

L’obiettivo

Miglioramento di conoscenze e consapevolezza sull’importanza di una dieta diversificata grazie a sessioni di formazione nutrizionale, dimostrazioni culinarie, campagne radio e distribuzione di materiale informativo sulle buone norme igieniche e i corretti principi di conservazione.

Aumento della produzione di miele di qualità nel distretto di Caia grazie a formazioni specifiche su buone pratiche apistiche, miglioramento della produttività e della qualità del prodotto, distribuzione di arnie e kit apistici e rafforzamento dei legami tra produttori e punti di commercializzazione del miele.

Potenziamento della pesca fluviale sostenibile nei tre distretti di riferimento grazie a formazioni sulle tecniche di pesca e trasformazione del pescato, sulla preservazione degli ecosistemi fluviali e sulla costruzione di barche, distribuzione di kit per la pesca e realizzazione di essiccatoi solari.

 

L’intervento

Il progetto vuole contribuire a rafforzare la sicurezza alimentare dei gruppi vulnerabili delle Province di Zambezia (distretti di Luabo, Mopeia) e Sofale (Caia) attraverso il miglioramento delle abitudini alimentari e della qualità della dieta di 760 nuclei familiari.

Gli obiettivi saranno raggiunti attraverso un intervento di supporto sia all’educazione nutrizionale e all’igiene degli alimenti sia all’apicoltura e alla pesca fluviale di piccola scala.

 

Attività Programmate

  1. Organizzazione attività e acquisto di materiale
  2. Contrattualizzazione del personale locale
    • – 3 sessioni di formazione dei formatori in educazione nutrizionale per 3 educatrici e 48 donne formande
    • – 20 sessioni di formazione ai 12 gruppi di donne nei 12 villaggi limitrofi ai centri di pesca d’intervento
    • – Produzione e distribuzione di materiale esplicativo e informativo nei 12 villaggi
    • – 2 campagne radiofoniche di sensibilizzazione sulla diversificazione della dieta alimentare
    • – Identificare 70 apicoltori e organizzarli in gruppi di produttori
    • – 2 sessioni di formazione specifiche sulle buone pratiche apistiche, miglioramento della produttività e della qualità del prodotto
    • – Organizzare 1 sessione di formazione per 4 falegnami sulla produzione di arnie
    • – Distribuire 70 arnie e 8 kit per l’apicoltura
    • – Assistenza tecnica per gli apicoltori
    • – Promuovere e rafforzare le relazioni dei gruppi di produttori nati in seno al progetto con i punti di commercializzazione del miele
    • – Acquistare e distribuire 70 kit per la pesca
    • – Realizzare 10 sessione di formazione su tecniche di pesca
    • – Realizzare 10 sessioni di formazione su preservazione degli ecosistemi fluviali
    • – Organizzare 2 corsi su costruzione e manutenzione delle barche
    • – Promuovere 2 visite di interscambio tra i rappresentanti dei centri di pesca dei 3 distretti coinvolti nel progetto
    • – Formazione su tecniche di conservazione e trasformazione del pescato
    • – Realizzazione di forni migliorati ed essiccatoi solari per il pescato

 

Risultati Attesi

  • Risultato 1: Migliorate le conoscenze e la consapevolezza sull’importanza di una dieta diversificata
  • Risultato 2: Aumentata la produzione di miele di qualità nel distretto di Caia
  • Risultato 3: Potenziata la pesca fluviale sostenibile nei 3 distretti di riferimento

 

 

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