Da anni lavoriamo per contrastare il problema della malnutrizione infantile in Tanzania. Abbiamo portato avanti diverse attività per migliorare le condizioni di salute e nutrizionali delle comunità residenti. Siamo partiti formando gli agricoltori e allevatori locali, attraverso l’introduzione di forme di agricoltura più sostenibili e la distribuzione di kit di allevamento per portare ad un miglioramento dal punto di vista produttivo, e poi abbiamo coinvolto le loro famiglie, attraverso delle lezioni di cucina per garantire diete equilibrate per tutti.

Un ulteriore ostacolo però si presenta durante la fase di stoccaggio e conservazione degli alimenti. Un corretto stoccaggio permette alle comunità locali di disporre di quantità di cibo di qualità, sufficienti per resistere anche nei periodi lontani dalla stagione del raccolto. Senza gli strumenti adeguati si rischia di perdere fino al 30% della produzione agricola.

In questo contesto, il nostro staff locale sta cercando di far conoscere alla popolazione locale i benefici dei sacchi PICS, che rispetto a quelli tradizionali, possiedono qualità di conservazione estremamente superiori: il triplo strato che li costituisce, infatti, mantiene invariate le qualità nutritive degli alimenti conservati al loro interno, rendendoli accessibili per più tempo sopratutto per rispondere ai momenti di necessità. Per presentare questa nuova tecnologia, lo scorso anno, sono stati allestiti dei centri dimostrativi nelle scuole del distretto di Kilolo, che hanno coinvolto tutti gli abitanti dei villaggi limitrofi in un ciclo di dimostrazioni pratiche.

L’obiettivo principale di queste cicli dimostrativi è proprio quello di mostrare alle famiglie quanto il materiale con cui sono realizzati i sacchi può fare la differenza nella conservazione degli alimenti, in questo caso di mais e fagioli. In questo modo tutta la comunità può rendersi conto di quale tipologia di sacco sia più adeguata per lo stoccaggio, superando così lo scetticismo generale e prendendo finalmente confidenza nell’utilizzare nuove tecnologie.

Poi ogni 3 mesi, terminata la prima fase del ciclo dimostrativo, le famiglie e il nostro staff locale si riuniscono nelle scuole per controllare il processo di ciascuna tipologia di sacco. Dai recenti controlli è emersa la superiorità del sacchi a triplo strato rispetto a quelli tradizionali che, nonostante siano più utilizzati dalle comunità, offrono meno garanzie. Infatti, dopo pochi mesi dall’uso, il sacco tradizionale risulta fortemente rovinato a causa dell’infestazione di insetti e topi.

Solitamente, per ovviare a questo problema, i contadini inseriscono nei sacchi un apposito medicinale che permette di conservare meglio gli alimenti, ma che a sua volta genera ulteriori problemi: oltre ad aumentare il prezzo complessivo per la conservazione di ciascun sacco, rende non commestibile per 3 mesi l’alimento conservato al suo interno.

I sacchi PICS invece non necessitano dell’aggiunta di nessun prodotto chimico e gli alimenti conservati possono essere consumati tranquillamente in ogni momento. Inoltre, essendo più resistenti rispetto a quelli tradizionali possono essere riutilizzati più volte nel tempo, garantendo un recupero dei costi nel medio e lungo periodo. Con l’introduzione di questa nuova tecnologia le famiglie potranno risparmiare – non dovendo più preoccuparsi di sostituire i sacchi – e decidere di acquistare altri alimenti, migliorando così la varietà delle loro diete.

Infine, per completare il ciclo di dimostrazioni, verrà organizzato il terzo e ultimo incontro nel mese di giugno in modo da controllare lo stato degli alimenti a distanza di nove mesi dallo stoccaggio.

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