A Kilolo, in Tanzania, continuiamo ad accompagnare le famiglie contadine nel loro percorso di lotta alla malnutrizione, convinti che insieme riusciremo a fornire e sviluppare tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per produrre farine fortificate per pappe iperproteiche, perché nessun bambino e nessuna famiglia soffra ancora la fame.

Il mese di Novembre appena trascorso è stato molto intenso visto il proseguire delle distribuzioni di kit orto e kit animali che hanno coinvolto 876 famiglie tanzaniane. In queste settimane il ritardo delle piogge, se da un lato ha reso possibile il raggiungimento anche dei villaggi più lontani, dall’altro sta continuando a creare problemi all’agricoltura e all’ambiente.

Noi stiamo però continuando il nostro lavoro a sostegno delle comunità più fragili. In questi giorni stiamo incontrando tutti gli agricoltori che negli ultimi mesi hanno ricevuto formazioni specifiche, a seguito delle quali gli è stato dato l’incarico di allestire nel proprio terreno un orto che verrà utilizzato come esempio per tutta la comunità su come utilizzare al meglio gli strumenti e le conoscenze forniti.

I nostri esperti sul campo si stanno recando in ogni villaggio per supervisionare l’andamento di questa iniziativa. Per fare ciò ad ogni agricoltore è stato consegnato un libro nel quale vengono registrati i dati relativi alla loro produzione, ai costi e ai ricavi. Con tutti i dati che verranno raccolti, gli agricoltori mostreranno poi agli abitanti del villaggio tutti i benefici derivanti da una corretta gestione di un orto familiare.

Gli agricoltori hanno creato orti suddivisi in diverse colture per favorire l’inserimento di nuovi alimenti nella dieta giornaliera. Le coltivazioni da piantare sono state scelte sulla base dei gusti delle persone, dei valori nutrizionali e sui metodi di raccolta, preferendo quegli ortaggi che permettono una raccolta continuativa durante l’anno.

Nelle ultime settimane, in occasione della visita di Dario De Nicola, il responsabile dei progetti CEFA in Tanzania, a Kilolo, con la presenza del nostro partner locale Mawaki, abbiamo avuto modo di parlare delle attività svolte finora e di come mettere in campo nel modo migliore possibile quelle previste nei mesi a venire. In particolare, abbiamo parlato dei prossimi passi da compiere per arrivare alla produzione di miscele alimentari ad alto valore nutrizionale destinate al consumo da parte di bambini malnutriti o ad alto rischio di malnutrizione. In questi giorni stiamo provvedendo a portare presso il mulino di Kilolo il primo raccolto di mais biologico prodotto da un gruppo pilota di 14 piccoli agricoltori della zona. La farina prodotta, che verrà fortificata con vari micronutrienti, sarà la base a cui saranno aggiunti vari altri ingredienti provenienti perlopiù da produzioni agricole locali, per arrivare così ad avere una miscela con cui preparare una sorta di porridge locale (Uji) in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali dei più piccoli. La ricetta per la composizione della miscela è attualmente in fase di studio in collaborazione con il reparto Ricerca & Sviluppo della Menù, società leader nella produzione di prodotti alimentari per la ristorazione e nostra partner nel progetto di Kilolo. Per la fine dell’anno contiamo di completare la fase di studio, per poi dare il via alla prima produzione con l’anno nuovo.

Sempre l’anno prossimo, il team CEFA sarà impegnato in una intensa attività di supervisione di tutte le famiglie contadine che hanno preso parte alle nostre formazioni, al fine di assicurarci che tutti gli strumenti messi in campo finora vengano utilizzati nel migliore dei modi possibili. Questa attività su campo, che ci porterà in 60 villaggi, sarà affiancata ad una campagna di sensibilizzazione mirante a promuovere l’adozione di buone pratiche igienico-sanitarie. La campagnaverrà realizzata utilizzando una metodologia partecipativa particolarmente efficace chiamata “Teatro dell’Oppresso”.

Tre fasi per contrastare la malnutrizione

Con te sosteniamo i bambini di Kilolo