Sabato 6 ottobre nell’elegantissima Piazza Duomo e sabato 13 ottobre nella cornice di un’assolatissima Piazza Maggiore, Milano e Bologna ha ospitato l’ottava edizione di IN THE NAME OF AFRICA, l’evento di pixel art più grande al mondo che sposa arte e solidarietà organizzato da CEFA Onlus.

Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, la piazza è stata apparecchiata con 10.000 piatti vuoti – un gesto simbolico, per ricordare che ancora oggi 840 milioni di persone nel mondo soffrono la fame. Nel corso della mattinata, alcuni di questi piatti sono stati girati e hanno ritratto il volto di una donna africana, disegnata da Altan, il famoso vignettista.

La performance ha attratto centinaia di persone che, grazie ad una donazione di 5 euro, hanno contribuito non solo all’abbellimento dell’opera d’arte riempendo un piatto vuoto con un palloncino rosso a forma di cuore, ma soprattutto alla realizzazione e al sostegno di un progetto di CEFA Onlus in Mozambico, indirizzato alle donne delle comunità contadine. Con il ricavato raccolto durante la giornata, infatti, le donne destinatarie riceveranno formazione ed attrezzi agricoli per produrre cibi proteici quali tuberi, legumi e latte, necessari per vincere la malnutrizione dei bambini.

In entrambe le città, si respirava un clima gioioso di festa, animato dall’entusiasmo dei tanti volontari e dalla sorpresa dei passanti incuriositi. Ho osservato e preso parte all’organizzazione dell’evento per la prima volta dall’interno e ho apprezzato particolarmente l’atmosfera coinvolgente e allegra che si è poi respirata in piazza. Grazie a IN THE NAME OF AFRICA mi sono resa conto del fatto che, quando gli uomini si muovono insieme per un obiettivo comune, un’utopia smette di essere impossibile e diventa reale e concreta.

Infatti Milano e Bologna hanno risposto prontamente alla chiamata alla solidarietà: abbiamo raccolto 21.890,27 euro!

 

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