Il Mozambico è uno dei paesi più poveri al mondo:  il 52% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e il 44% della popolazione soffre a causa della malnutrizione. L’insicurezza alimentare, conseguenza degli effetti devastanti del cambiamento climatico e dei cicloni che hanno colpito il paese nell’ultimo anno, coinvolge in particolar modo i bambini e le bambine del distretto di Beira.

Negli ultimi anni abbiamo dato avvio ad un progetto di sostegno a distanza che si pone come obiettivo principale la lotta alla malnutrizione attraverso la formazione e il supporto alle mamme dei villaggi del distretto di Beira. Adottando a distanza una mamma è infatti possibile contribuire a migliorare l’alimentazione della donna e dell’intera famiglia, migliorando così anche la salute dei bambini e delle bambine.

Dalla formazione alle dimostrazioni culinarie, le mamme sono seguite da un gruppo di nutrizioniste che le aiutano ad imparare ricette nuove, modificando i piatti della tradizione con l’introduzione di alimenti più nutrienti e sani. In questi anni, molte delle mamme già formate hanno avuto l’occasione di imparare ad essere a loro volta guida per le altre mamme, diventando un punto di riferimento importante per l’intera comunità.

Fatima Julinho Adamo è una delle mamme sostenute a distanza. Vive a Ceramica, nel distretto di Beira, e ha tre figli, Albertina Jose, Fatima Jose e Faria Domingos. Fatima Julinho è con il CEFA dal 2016 e si occupa di coltivare riso, manioca e patate, insieme all’allevamento di anatre, galline e porcellini d’India. Nei suoi racconti si mostra entusiasta della formazione con il CEFA e dei risultati che vede nei suoi figli.

Partecipando alle formazioni ho scoperto che mio figlio mostrava segnali di anemia. Andando in ospedale mi hanno consigliato di dargli da mangiare molta verdura e frutta, le stesse cose che avevo appresso durante le formazioni. Così facendo, seguendo il consiglio, mio figlio si è ripreso.”

Adottare una mamma a distanza significa quindi sostenere un’intera famiglia, dando la possibilità alle mamme di prendersi cura dei loro bambini e delle loro bambine, ma anche di mettere in pratica le loro capacità comunicative e di responsabilità attraverso il ruolo di mamme guide.

Essere mamme modello per loro, infatti, rappresenta un’occasione per mettere in pratica le loro qualità comunicative e di leadership, oltre che una certezza maggiore di poter vedere i bambini e le bambine del villaggio in salute.