Il pomeriggio di sabato 15 ottobre, Palazzo d’Accursio a Bologna si è riempito di Gente Strana. Un momento di dialogo, dedicato agli incontri con i protagonisti dei diversi progetti CEFA nel mondo.

Julius Mutuma, è venuto dal Kenya per parlare di come democrazie e accesso all’acqua siano fortemente correlati. Dopo quattro stagioni di piogge mancate, oggi il Corno d’Africa vive una delle siccità peggiori degli ultimi 40 anni. Grazie ad un acquedotto, da 25 anni, 40.000 persone hanno accesso all’acqua. Durante l’incontro “Acqua a volontà in Africa subsahariana“, Julius Mutuma, amministratore dell’acquedotto, ha precisato che “prima di questo importantissimo intervento c’erano persone che camminavano fino a 30 km per andare a prendere l’acqua e tornare a casa. Oggi migliaia di famiglie, sono riuscite a cambiare positivamente la loro vita”

Abbiamo poi parlato di “Agricoltura del latte”. Da Njombe in Tanzania, a Beira in Mozambico, attraverso la filiera del latte, un esempio di determinazione e resistenza. Nonostante il covid e due cicloni, in Mozambico, “andiamo avanti insieme e con serietà. Portare avanti le cose è essenziale per poter cambiare. Di questo bisogna dare merito a CEFA e a tutte le persone che ci hanno creduto” afferma Gianluca Ferrari, vicepresidente del gruppo Granarolo. 

Anche la conversazione tra associazioni e mense locali di Bologna su come la guerra e la crisi economica globale, stiano creando nuove forme di povertà alimentari, ma soprattutto per parlare delle risposte, che come comunità si possono portare avanti, è stata un importante momento di riflessione. Simona Cocina della comunità di Sant’Egidio, è intervenuta affermando che “ le nuove povertà alimentari, hanno fatto emergere in modo più marcato, le disuguaglianze. In questi anni la pandemia ha creato arretramenti nella popolazione, soprattutto femminile e oggi viene richiesto da parte di tutti un nuovo impegno  causa di questa assurda guerra”.

Renato Giugliano in occasione dell’incontro “Linguaggi e comunicazione per i diritti e l’inclusione sociale” ha parlato insieme a Claudio Calia ed Edoardo Massa di strumenti utili per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi chiave come la tutela dei diritti civili, il contrasto alle discriminazioni, le crisi climatiche e la tutela dell’ambiente, attraverso questi nuovi linguaggi. “L’edutainment entra dentro e smuove le coscienze delle persone. C’è una complicata forza che ci permette di arrivare a un vasto pubblico veicolando temi complessi.”

Patrizio Roversi ha preso parte all’incontro “Proteggere l’Amazzonia”, un dialogo su come sia possibile salvare il paese dalla deforestazione, proteggendo le comunità che ci abitano, attraverso il lavoro di piccoli produttori locali di cacao e caffè, raggruppati in cooperative per agevolare la commercializzazione e la sostenibilità economica degli stessi. “Ci sono da fare delle cose concrete e importanti che vogliono dire che tanta gente decide di restare a vivere e lavorare in Amazzonia”

Anche la Gente senza Frontiere, è gente strana. CEFA lavora affinché la migrazione sia sicura, legale e organizzata da, verso e all’interno dei paesi, nel pieno rispetto dei 

diritti umani. Una tematica complessa sulla quale sono intervenuti Nello Scavo e Rym Ben Hammadi, esperta migrazione CEFA Tunisia: “Queste persone cercano di trovare stabilità grazie anche alle associazioni come CEFA, che attraverso i suoi progetti aiuta i migranti ad integrarsi e stabilizzarsi.”

Un pomeriggio di Gente Strana, di dialogo, di testimonianze di tutti i protagonisti dei diversi progetti CEFA nel mondo.