• Dove: Mozambico, Provincia di Sofala e Provincia di Gaza, città di Beira, Nhamatanda e Chokwe
  • Durata: 36 mesi
  • Beneficiari: 7.400 (200 piccoli allevatori, 1200 produttori di cereali, 5.000 donne della comunità, 1.000 professori della scuola primaria.)
  • Donatori: Ministero Affari Esteri, Unione Europea, AICS
  • Partner: Associazione per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo – COOPERMONDO. Consorzio Associazioni con il Mozambico Onlus – CAM. GRANAROLO S.p.A. Federazione industriale in rappresentanza dei costruttori italiani di macchine agricole – FEDERUNACOMA. Federazione per lo Sviluppo delle Comunità (FDC). Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca – REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Comune di Reggio nell’Emilia. Fondazione E35
  • Titolo originale: Sicurezza alimentare: rafforzamento del settore agro-zootecnico nelle provincie di Gaza e Sofala - SALSA

Sicurezza alimentare: rafforzamento del settore agro-zootecnico nelle provincie di Gaza e Sofala – SALSA AID 011469

 

Il progetto Salsa mira a migliorare combattere la fame e malnutrizione e realizzare la sicurezza alimentare attraverso un intervento di sviluppo rurale integrato nelle province di Sofala e Gaza in Mozambico. Il progetto focalizza l’attenzione sul miglioramento delle conoscenze agronomiche e zootecniche degli agricoltori e allevatori al fine di aumentare le produzioni; e a migliorare le conoscenze della popolazione in  campo nutrizionale. Inoltre promuoverà l’uguaglianza di genere in accordo con quanto citato nel documento del MASA (Ministero Agricoltura e Sicurezza Alimentare) “Estratégia de género do sector agrário”, e sosterrà il rispetto dei diritti di uguaglianza di genere e la partecipazione delle donne all’interno dei comitati decisionali delle cooperative degli allevatori e delle associazioni degli agricoltori.

IL CONTESTO

Con un reddito pro-capite di 525 USD (Banca Mondiale 2015) il Mozambico è tra i paesi più poveri al mondo, con oltre il 52% della popolazione sotto la soglia di povertà ed il 44% della popolazione infantile malnutrita. Nei tre distretti di Beira, Nhamatanda e Chokwegodono, dove si svolge il progetto, nonostante la posizione strategica, la disponibilità di terreno e la presenza di associazioni di produttori e possibili sbocchi commerciali, la popolazione vive in condizioni di estrema povertà e malnutrizione. A causa della bassa redditività delle attività agro-zootecniche quali la scarsa produzione di latte, e di una ridotta varietà colturale che privilegia il consumo di cereali con un ridotto apporto proteico, il 50% della popolazione assume meno di una volta al giorno alimenti proteici, e vive in un costante stato di insicurezza alimentare. Secondo il PEDSA (Plano Estrategico para o Desenvolvmento do Setore Agrario 2011-2010), redatto dalla Direcção Provincial de Agricultura e Seguranca Alimentar (DPASA), le cause della povertà e malnutrizione vanno attribuite totalmente alle scarse competenze agro-zootecniche, alla limitata conoscenza dei principi di buona alimentazione e alla difficoltà di sviluppare un mercato forte. Oltre ai problemi di insicurezza alimentare, il paese è spesso interessato da problematiche di insicurezza soprattutto nella zona nord, dove spesso si sono verificati episodi di violenza da parte dei militari nei confronti dei civili.

OBIETTIVI

 Il progetto mira a realizzare la sicurezza alimentare, una migliore nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile attraverso un intervento di sviluppo rurale integrato.

INTERVENTO

La proposta progettuale coerente con il NIP (National Indicative Program for Mozambique 2014-2020), affronta il tema dello sviluppo rurale integrato al fine di migliorare la sicurezza alimentare dei beneficiari attraverso un percorso di crescita delle competenze agro-zootecniche e di educazione nutrizionale. Questo obiettivo si vuole raggiungere tramite tre azioni principali: promuovere un’agricoltura sostenibile e la diffusione di tecniche agronomiche volte al mantenimento della fertilità del suolo e al mantenimento della biodiversità nell’area di intervento; migliorare dal punto di vista qualitativo e quantitativo la produzione al fine di aumentare i margini di guadagno dei piccoli produttori e rafforzare le capacità nelle fasi di trasformazione post-raccolta e commercializzazione; promuovere la diffusione di principi di buona e sana alimentazione al fine di prevenire la malnutrizione per carenza di micro e macronutrienti, formazione in  cui le donne saranno protagoniste, per valorizzare il loro ruolo nella società.

ATTIVITA’ PROGRAMMATE

Formare 200 allevatori su buone pratiche zootecniche, di gestione dell’azienda e migliorare il sistema di anagrafe bovina. Rafforzare le 3 cooperative di allevatori attraverso un processo di capacity building. Selezionare le colture foraggere e dotare le cooperative di attrezzature meccaniche per il foraggio. Sostenere la creazione di una unità di lavorazione del latte. Formare 1.200 agricoltori su buone pratiche agronomiche al fine di migliorare gli standard di gestione dell’azienda agricola e della qualità dei prodotti.. Distribuire kit di sementi migliorate di Fagiolo boer e comune, mais e patata dolce. Costituire due comitati di commercializzazione (CC) rappresentanti i beneficiari e formare i membri su dinamiche di gruppo, leadership, organizzazione legale, gestione finanziaria, marketing e abilità negoziale. Formare 5000 donne su principi di corretta e sana alimentazione, corrette abitudini alimentari e pratiche di buona prassi di utilizzo e conservazione degli alimenti. Formare 1.000 docenti della scuola primaria con lo scopo di sensibilizzare gli studenti su principi di corretta e sana alimentazione e corrette abitudini alimentari.  

RISULTATI

Migliorate le competenze tecniche di 200 allevatori. Promosso lo sviluppo della filiera foraggera. Sostenuta la creazione di unità di lavorazione del latte e incentivata la creazione di una rete commerciale nel distretto di Beira. Migliorate le competenze tecniche di 1.200 agricoltori. Aumentata la resa unitaria di Fagiolo boer. Migliorata la diversificazione delle colture e favorito l’accesso al mercato dei prodotti in eccedenza nelle province di Sofala e Gaza. Migliorata l’educazione nutrizionale di 5.000 donne. Formati 1.000 insegnanti di scuola primaria su principi di buona alimentazione nelle aree di progetto.

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