Contesto
Con oltre 116,7 milioni di persone (pop. stimata nel 2021), l’Etiopia è la seconda Nazione più popolosa in Africa dopo la Nigeria e nonostante la relativa rapida crescita economica registrata in questi ultimi anni, rimane uno dei Paesi tra i più poveri al mondo, con un reddito pro capite di solo $ 850. Situata nella parte ovest del Paese, Gambella (483.097 abitanti) figura tra le regioni più fragili dell’Etiopia, sia per gli elevati rischi epidemiologici (a causa della presenza di popolazioni mobili rifugiate) che sul fronte dell’insicurezza alimentare. La regione, che già presenta indicatori sociosanitari critici nella popolazione residente, presenta un ulteriore elemento di fragilità costituito da oltre 350.880 rifugiati sud sudanesi distribuiti in 7 campi, tra cui il Campo di Nguenyyiel che ne ospita il numero più elevato (97.947). Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Humanitarian Response Plan etiope, malgrado gli sforzi delle agenzie internazionali, in primis UNHCR, WFP e altri attori umanitari, nel garantire servizi di base e alimenti, la situazione all’interno dei campi rimane critica, in particolare per quanto riguarda l’ambito sanitario e nutrizionale. I rischi connessi ad un peggioramento dei tassi di malnutrizione e del deterioramento dello stato di salute sono molteplici, in particolare un inevitabile aumento della suscettibilità alle infezioni, rischi di violazione di diritti umani e coping strategies negative e dannose.
Obiettivo
L’iniziativa propone un intervento multisettoriale con attività di supporto a servizi sanitari, di sviluppo agricolo/sicurezza alimentare e attività generatrici di reddito nei campi di rifugiati Sud Sudanesi a Gambella.
CEFA è responsabile delle attività e del raggiungimento dei risultati inerenti all’obbiettivo 3 del progetto: Miglioramento della sicurezza alimentare attraverso una maggiore conoscenza delle buone pratiche nutrizionali e una maggiore disponibilità, varietà e accessibilità del cibo delle famiglie, per poter rispondere ai seguenti bisogni specifici del settore Sicurezza Alimentare e Agricoltura Sostenibile: i) limitate competenze e conoscenze a livello comunitario su nutrizione e agricoltura; ii) limitato accesso a una dieta adeguata e variegata; iii) scarsità di opportunità economiche e accesso al mercato.
Intervento
Il progetto prevede di coinvolgere la popolazione locale ospitante della regione di Gambella e le famiglie dei rifugiati Sud Sudanesi più vulnerabili, in coordinamento con i partner di progetto, le autorità locali, gli enti che gestiscono i campi rifugiati, le altre organizzazioni umanitarie attive sul territorio.
Attività Programmate
Attività di formazione distribuzione di input agricoli e materiali e supporto per avvio IGAs:
A.3.1. Diagnostico territoriale su sicurezza alimentare e realtà socio-economica (baseline survey) e supporto nutrizionale a 120 nuclei familiari vulnerabili dei campi rifugiati di Nguenyyiel e Tierkidi
A.3.2. Realizzazione di percorsi formativi in agricoltura e allevamento sostenibili e micro-imprenditoria per 120 famiglie selezionate tra le comunità di rifugiati di Nguenyyiel e Tierkidi
A.3.3. Promozione e avvio di attività generatrici di reddito per 120 famiglie selezionate tra le comunità di rifugiati di Nguenyyiel e Tierkidi: micro-progetti di orti familiari, pollicoltura e allevamento di piccoli ruminanti
A.3.4. Realizzazione di 3 workshop su conservazione delle derrate alimentari e preparazione di alimenti per 120 madri di famiglia dei campi rifugiati di Nguenyyiel e Tierkidi
Risultati
120 famiglie vulnerabili formate su alimentazione, nutrizione e igiene hanno dimostrato di avere appreso e applicato buone pratiche in ambito di igiene alimentare, conservazione degli alimenti e dieta più varia a nutritiva. Le famiglie hanno ricevuto inoltre food basket con derrate alimentare emergenziali e start up kits e formazioni per avvio di attività generatrici di reddito in ambito agricolo e/o allevamento.
Contatti
Cesare Gelso, rappresentante paese Etiopia – c.gelso@cefa.ong