• DOVE: Beira, Nhamatanda, nella provincia di Sofala, e Chokwe, Provincia di Gaza, Mozambico
  • DURATA: 36 mesi
  • BENEFICIARI: 7.400 persone
  • DONATORI: AICS, GRANAROLO, CEFA, CHIESA VALDESE
  • PARTNER: CAM (Consorzio Associazioni con il Mozambico), Federazione per lo sviluppo delle comunità (ong mozambicana), Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca Regione Emilia Romagna, Comune Reggio Emilia, Fondazione E35, FEDERUNACOMA, COOPERMONDO, GRANAROLO
  • BUDGET: Circa 2,244 milioni di euro

Titolo originale: Sicurezza Alimentare: rafforzamento del Settore Agro-zootecnico nelle Provincie di Gaza e Sofala – SALSA – AID 011469

Il contesto

Il progetto si svolge nelle campagne mozambicane a fianco delle comunità rurali in un paese che fa fatica a rinascere soprattutto per i danni provocati dalla lunga guerra civile. In questo contesto si sta sviluppando l’allevamento della vacca da latte e la creazione di una filiera sostenibile per produrre e commercializzare latte, yogurt e formaggi. Si parte dalle piccole comunità locali, ma con l’obiettivo di raggiungere il consumatore che vive nelle città.

Il nostro obiettivo

Il progetto vuole migliorare le conoscenze tecniche per aumentare la produzione di latte sia in termini qualitativi che quantitativi. Si vogliono trovare soluzioni sostenibili per aumentare la produzione di prodotti locali e migliorare la dieta dei beneficiari. Inoltre vuole promuovere nelle scuole i principi di una sana e corretta alimentazione.

Il nostro intervento

La strategia di progetto ha come obiettivo la sostenibilità delle attività. Sarà garantito un processo di formazione ai tecnici del progetto nei diversi ambiti per migliorare le competenze. Per la formazione tecnica saranno utilizzate metodologie già collaudate. Per la formazione delle tecniche di allevamento e agronomiche, ci si baserà sul metodo del Farmer Field School, materiale formativo di precedenti progetti simili. Ciò renderà il trasferimento delle informazioni il più chiaro possibile, basandosi sulla possibilità di confrontare diversi approcci.

Non solo…

Il progetto si propone anche di creare una vera comunità in cui i beneficiari di ciascuna attività (allevatori, agricoltori, donne e professori) si possano sentire parte. Lo scopo è ridurre le disuguaglianze sociali e coinvolgere gli uomini in attività considerate femminili, come la gestione della casa e la preparazione dei pasti. La creazione di comunità coese consente la continuazione delle stesse attività.

Le produzioni di Fagiolo boer e di latte, grazie al mercato esistente, possono poi avere un grande potenziale. Entrambe le filiere possiedono, sulla carta, un mercato sufficientemente sviluppato ed una buona domanda; Il Fagiolo boer è richiesto per i canali di esportazione, mentre il latte e lo yogurt hanno una buona domanda interna. Grazie alla creazione di Comitati di Commercializzazione, sia in appoggio alle cooperative di allevatori che alle associazioni degli agricoltori, saranno migliorate le capacità di trattativa dei beneficiari garantendo un miglior accesso al mercato. Il progetto si impegna anche a promuovere l’utilizzo di sistemi agrari a basso impatto ambientale, con particolare attenzione all’avvicendamento colturale e alla tutela della fertilità del suolo. Nello specifico sarà promossa l’alternanza e/o la consociazione di cereali e leguminose, al fine di mantenere la fertilità del suolo e migliorare la disponibilità di sostanza organica. Grande attenzione sarà rivolta alla selezione delle specie foraggere promuovendo l’utilizzo di specie locali, ben adattate al clima mozambicano. Nell’unità di lavorazione del latte sarà promosso l’utilizzo di sistemi di produzione a basso impatto ambientale.

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