La presente iniziativa intende contribuire alla promozione dei diritti delle donne e delle bambine e all’eradicazione di ogni forma di violenza basata sul sesso e sul genere, con particolare riguardo all’escissione e alle altre forme di mutilazioni genitali femminili (E/MGF), nelle regioni di Bari e Nugaal nello Stato di Puntland, Somalia. Muovendo dall’approccio fondato sui diritti umani, CEFA perseguirà questo obiettivo puntando a rafforzare il ruolo sia dei titolari di diritti (rights holders) che dei portatori di doveri (duty bearers). Sul lato dei titolari di diritti: a) 200 donne sopravvissute alla violenza e all’E/MGF beneficeranno di supporto psicologico e b) le comunità di appartenenza verranno sensibilizzate con campagne social e dialoghi comunitari; sul lato dei titolari di doveri, le autorità politiche competenti per l’adozione di politiche egualitarie saranno supportate nel loro impegno per l’eradicazione della violenza di genere e l’abbandono dell’E/MGF.
CONTESTO
L’escissione e le altre forme di mutilazioni genitali femminili (“E/MGF”) rappresentano una delle più gravi violazioni dei diritti umani, che si consuma ogni anno sui corpi di milioni di bambine. I rischi per la salute psico-fisica durano per tutta la vita e comprendono emorragie, infezioni, dolori acuti, traumi psicologici, complicazioni al momento del parto.
Nello Stato del Puntland, dove CEFA è impegnato nell’eradicazione della violenza di genere, il tasso di prevalenza dell’E/MGF raggiunge il 99%, con il 70% delle vittime di età compresa tra i 5 e i 9 anni. Una crescente consapevolezza ha tuttavia portato, negli ultimi anni, ad un significativo abbandono dell’E/MGF tipo III (l’infibulazione integrale) in favore del tipo I, detta “Sunna”, nome che ne evidenzia il formante morale-religioso. Quest’ultima, pur percepita come meno dannosa, è in realtà una violenza con conseguenze anche fatali. L’E/MGF è una norma sociale radicata in dinamiche sociali quali l’onore familiare e aspettative che la rendono un requisito per il matrimonio.
Nel suo impegno nella protezione dei diritti delle donne in Puntland, CEFA collabora con le OSC e con le autorità governative, le quali hanno dimostrato un serio impegno nell’adozione di politiche di “tolleranza zero” nei confronti di tutte le tipologie di E/MGF: a) nel 2013 il governo in collaborazione con i leader religiosi ha emanato una fatwa di condanna; b) nel 2014 ha adottato una normativa che ne promuove l’abbandono e ne vieta la medicalizzazione; c) da ultimo, ha approvato una norma volta alla criminalizzazione che ora giace in Parlamento. È stata creata una Task Force inter-agenzia (che comprende i tre ministeri chiave e le OSC) con la finalità di diffondere a livello comunitario informazioni sulle norme vigenti e assicurarne l’effettiva attuazione. CEFA collabora con gli attori statali e le OSC al fine di costruire sinergie tra governo, autorità e società civile in particolare nel rafforzamento del ruolo della Task Force.
L’OBIETTIVO
L’obiettivo generale consiste nel contrasto alla violenza basata sul sesso e sul genere, con particolare riguardo all’E/MGF, nello stato di Puntland, Somalia. L’obiettivo verrà perseguito attraverso il rafforzamento delle capacità degli attori statali e non statali di promuovere riforme, politiche e prassi dirette alla tutela delle donne dalla violenza e dalle pratiche tradizionali dannose.
INTERVENTO
Il progetto mira a combattere il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili tramite tre azioni principali: sostenere i contributi statali verso un cambiamento sociale e una politica inclusiva, prevenire e rispondere ai fenomeni della violenza di genere sensibilizzando la comunità e creando consapevolezza, e migliorare le capacità delle strutture sanitarie di fornire una risposta clinica e piscologica adeguata, con particolare attenzione alla gestione delle complicazioni causate dalle MGF.
ATTIVITÀ PROGRAMMATE
Dialoghi comunitari per sensibilizzare ragazze/i e leader religiosi e comunitari rispetto alla violenza di genere e ai traumi associati alla stessa e ad altre forme di abuso e molestia.
Organizzazione di 2 campagne mediatiche attraverso i social media per sensibilizzare le comunità sui diritti delle donne e sulle conseguenze dannose dell’E/MGF all’integrità psico-fisica di bambine e donne.
Supporto psicologico nella forma delle terapie di gruppo alle vittime di E/MGF e rafforzamento della consapevolezza dei propri diritti.
Supporto alla Task Force inter-agenzia nella pianificazione strategica, nella diffusione e l’effettiva attuazione della legislazione vigente in Puntland sul contrasto alla SGBV e all’E/MGF.
RISULTATI ATTESI
Rafforzata la capacità delle comunità di prevenire e contrastare la violenza di genere e le pratiche tradizionali dannose come la E/MGF
Aumentato l’accesso ai servizi di supporto psicologico per le vittime di violenza di genere e di E/MGF e rafforzata la consapevolezza dei propri diritti
Rafforzati i meccanismi di coordinamento tra attori statali e non statali, con particolare riferimento alla Task Force inter-agenzia per la prevenzione ed eradicazione della E/MGF