Contesto
L’esigenza di intervento per il progetto emerge dalla complessa situazione che affrontano i migranti di ritorno in Marocco, dove ogni anno circa 10.000 marocchini rientrano dopo aver vissuto all’estero, spesso in condizioni economiche e psicosociali difficili. I numeri dei ritorni, inoltre, hanno registrato un aumento significativo dal 2000, con un’accelerazione dopo la crisi economica del 2008 e il COVID-19. Le ragioni del ritorno sono molteplici: esigenze familiari, condizioni lavorative e economiche non dignitose (disoccupazione, reddito insufficiente, ecc.) e problematiche giuridico-amministrative che possono portare a espulsioni, respingimenti e rifiuti di rinnovo del permesso di soggiorno. Le politiche nazionali marocchine, sebbene riconoscano l’importanza della reintegrazione, risultando insufficienti nel rispondere alle reali esigenze dei migranti di ritorno, soprattutto di quelli più vulnerabili. Questa situazione è ulteriormente complicata dalle sfide che i rimpatriati devono affrontare, come lo stigma sociale associato al ritorno e le difficoltà di adattamento dopo anni trascorsi all’estero. Le donne, in particolare, si trovano ad affrontare ostacoli significativi, tra cui la disoccupazione (il tasso di occupazione femminile in Marocco è significativamente più basso di quello maschile) e la perdita di indipendenza, soprattutto quando tornano a vivere con la loro famiglia. Inoltre, quelle che hanno subito violenze durante la migrazione, pur necessitando di un sostegno specifico per affrontare gli effetti traumatici, hanno difficoltà a trovare forme di supporto adatto. Il programma proposto e implementato dal CEFA intende affrontare queste problematiche attraverso un approccio olistico e personalizzato, fornendo supporto individuale, psicosociale ed economico.
Obiettivo
L’obiettivo è facilitare il reinserimento socio-economico dei marocchini ritornati in Marocco dopo un periodo trascorso nell’UE e in altri Paesi, attraverso un progetto di reinserimento multidimensionale e personalizzato, nel pieno rispetto della dignità e delle esigenze dell’individuo. Questo approccio mira a contribuire non solo al benessere dei migranti di ritorno, ma anche a quello delle loro famiglie e della società marocchina nel suo complesso. In questo modo, si intende trasformare il ritorno da un’esperienza potenzialmente negativa ad un’opportunità di crescita e sviluppo per tutti i soggetti coinvolti.
Intervento
Questa azione si propone di promuovere il reinserimento socio-economico dei rimpatriati marocchini attraverso un progetto personalizzato che rispetti la dignità e i bisogni dell’individuo. L’intervento si basa sulla necessità di un efficace sistema di informazione, orientamento e sostegno, nonché su un forte coordinamento tra organizzazioni della società civile (OSC) e attori pubblici, al fine di massimizzare il contributo dei marocchini di ritorno allo sviluppo sostenibile del Paese. L’approccio è centrato sull’individuo e prevede tre risultati principali: il miglioramento della coordinazione tra operatori e partner per elaborare piani di reinserimento personalizzati; il potenziamento delle competenze degli attori locali nel supporto socio-economico dei migranti di ritorno; e lo sviluppo di progetti di reinserimento olistici che affrontino le diverse esigenze psicosociali ed economiche dei beneficiari. Per raggiungere questi obiettivi, si darà particolare attenzione alla formazione degli attori istituzionali e della società civile, favorendo la creazione di reti e la condivisione di buone pratiche, al fine di facilitare l’integrazione dei rimpatriati.
Attività Programmate
Attività 1: Creazione di un Sistema di Coordinamento e Monitoraggio
La prima componente del progetto prevede l’istituzione di un sistema di coordinamento e monitoraggio per accompagnare i migranti di ritorno. Un supervisore esperto supporterà l’équipe nella gestione dei beneficiari e dei casi specifici, organizzerà formazioni per sviluppare competenze e monitorerà le strategie di sostegno psicosociale.
Attività 2: Rafforzamento delle Capacità degli Attori Coinvolti
La seconda attività si concentra sul potenziamento delle capacità degli attori impegnati nella reintegrazione dei migranti e nel supporto a persone vulnerabili. Saranno condotti processi di sviluppo delle capacità sull’approccio psicosociale, affrontando temi come salute mentale e gestione dei conflitti, per creare una rete più efficace.
Attività 3: Supporto al Processo di Reinserimento Socio-Economico
La terza attività si basa sui sistemi di coordinamento e monitoraggio e sul rafforzamento delle capacità. Il progetto coprirà tutte le fasi del reinserimento socio-economico, dall’identificazione dei beneficiari alla valutazione dei loro bisogni. Il supporto include assistenza psico- sociale ed economica, con un focus sull’accompagnamento nello sviluppo di attività generatrici di reddito.
Risultati
Nella prima annualità di realizzazione, il progetto ha raggiunto progressi significativi, evidenziando l’efficacia delle strategie adottate. Il progetto ha cominciato l’implementazione di una strategia per rafforzare le capacità degli attori coinvolti nel rimpatrio volontario assistito e nell’accompagnamento socio-economico delle persone vulnerabili. Durante questa prima fase, sono stati organizzati cinque workshop, trattando temi come il primo soccorso psicologico. Questi cicli formativi hanno coinvolto 17 partecipanti, fornendogli le competenze fondamentali per sviluppare approcci interattivi con i migranti di ritorno. I feedback positivi ricevuti evidenziano l’importanza di continuare a offrire formazioni per promuovere approcci più olistici e sostenibili nella reintegrazione. Per quanto riguarda, invece, il processo di reinserimento socio-economico dei marocchini di ritorno, un percorso di accompagnamento personalizzato é stato ad oggi iniziato per più di 110 persone, di cui 17 che hanno potuto lanciare il loro progetto imprenditoriali, 15 che hanno beneficiato di sostegno medico e 14 di sostegno psicologico. Inoltre alcune famiglie sono state sostenute finanziariamente per facilitare l’inserimento scolastico di 10 bambini.
Contatti
Jamal Boutbagha, capoprogetto: j.boutbagha@cefa.ong
Erika Ramanzini, direttrice CEFA Maroc : e.ramanzini@cefa.ong