• Titolo progetto: DAR TUN – Ritorno in Tunisia dalla Germania (e altri paesi europei). Accompagnamento socioeconomico dei migranti di ritorno.
  • Dove: Tunisia
  • Durata: 12 mesi
  • Quando: novembre 2023 - ottobre 2024
  • Beneficiari: 40 migranti di ritorno beneficeranno di un piano di reinserimento socio-economico personalizzato secondo le loro esigenze e capacità, verso l’ottenimento di un lavoro dignitoso e attraverso un accompagnamento alla creazione di micro-imprese, beneficiando di un sostegno psicologico e di attività volte al reinserimento sociale e alla creazione di rapporti di solidarietà.
  • Donatori: Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ).

La strategia di intervento di questo progetto mira a promuovere un percorso individuale o familiare per la reintegrazione socioeconomica dei tunisini di ritorno dalla Germania e da altri paesi europei attraverso un progetto di reinserimento personalizzato, nel pieno rispetto della
dignità e dei bisogni della persona.

Contesto

Negli ultimi anni l’Unione Europea ha sostenuto in diverse modalità le politiche di sostegno al rimpatrio volontario e al reinserimento degli stranieri residenti nei loro territori. L’elaborazione di un dispositivo di reinserimento da parte dei paesi europei è stata fortemente incoraggiata prima attraverso al Fondo Europeo di Rimpatrio (2008-2013) e in seguito attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (2014-2020). La Tunisia, i cui residenti all’estero sono 1.326.000 persone, circa il 12% della popolazione del paese di cui la gran parte residenti in Europa (Piano quinquennale di sviluppo, dati consolari), ha potuto riscontrare chiaramente gli effetti di queste politiche. Secondo i dati del censimento del 2014 diffuso dall’OCSE, nel periodo 2009-2014 sono rientrati al paese di origine circa 30.000 migranti tunisini, numeri che rimandano allo 0,3% della popolazione tunisina di quello stesso anno. Queste cifre, già di per sé notevoli, sembrano destinate ad aumentare nel medio termine, anche a causa delle conseguenze della crisi legata al COVID-19, che hanno spinto diversi tunisini che vivono in Europa in condizioni instabili a presentare una domanda di rimpatrio nel quadro di progetti di RVA. Il ritorno in quanto tale comporta una serie di possibili conseguenze per l’individuo come per il paese di ritorno, a seconda della concorrenza di diversi fattori. In primo luogo, è importante valutare la situazione economica e psicologica della persona che prende la decisione di ritornare, a cui si lega la qualità dei rapporti familiari e non solo, la tipologia di inquadramento offerta per preparare la partenza, l’orientamento e l’accompagnamento verso la reintegrazione una volta arrivati nel paese d’origine. Tutti questi elementi influiscono sulla possibilità da parte del migrante di ritorno di valorizzare il proprio capitale umano e le competenze ed esperienze eventualmente acquisite nel paese di immigrazione, nell’obiettivo di diventare infine un potenziale attore di sviluppo per il suo paese o, al contrario, di vivere il rientro nel Paese di origine come un fallimento, rischiando di aggravare ulteriormente la propria condizione socioeconomica.

Obiettivo

Il problema centrale affrontato dal progetto DAR Tun risiede nel fatto che la maggior parte dei migranti che prendono la decisione di ritornare nel Paese di origine affrontano grandi difficoltà economiche e psicosociali, che ne impediscono la reintegrazione naturale e progressiva e che rappresentano per loro un ostacolo concreto verso l’empowerment economico e personale. Attraverso questa proposta di progetto, CEFA si impegna quindi a fornire un accompagnamento teso al reinserimento sociale ed economico dei tunisini di ritorno dalla Germania e da altri paesi europei, attraverso un percorso personalizzato incentrato sulle loro specifiche esigenze e capacità.

Intervento

Il progetto si articola in tre assi complementari:

  1. Coordinamento del progetto in sinergia con gli altri attori e programmi coinvolti nel sostegno alla reintegrazione per i migranti di ritorno attivi all’interno della realtà tunisina e nell’area mediterranea, attività considerata propedeutica all’accompagnamento dei migranti, e capitalizzazione delle esperienze (nazionali e internazionali) in materia di reinserimento socioeconomico degli RVA;
  2. Sostegno all’inclusione e alla coesione sociale dei migranti di ritorno con le loro famiglie e la comunità locale;
  3. Accompagnamento alla reintegrazione economica dei migranti di ritorno, attraverso il sostegno alla creazione di micro-imprese.

Attività programmate

Il progetto DAR Tun sostiene la concertazione tra i vari attori operanti nell’ambito del sostegno ai migranti di ritorno e la diretta collaborazione con le istituzioni tunisine e le associazioni, nonché una riflessione sulle specificità della migrazione di ritorno nell’area mediterranea attraverso lo scambio e condivisione di buone pratiche tra le equipe di CEFA Marocco e CEFA Tunisia. Queste attività di condivisione e cooperazione, insieme all’esperienza empirica del progetto corrente e alla decennale esperienza di CEFA Tunisia nell’ambito del trattamento degli RVA, mirano non soltanto a rafforzare le competenze degli operatori, ma anche a condurre uno studio sulle peculiarità della migrazione di ritorno in Tunisia, al fine di acquisire una conoscenza approfondita del fenomeno e aumentare l’efficacia dei progetti di reintegrazione dei migranti tunisini in futuro.

Dal punto di vista della stretta operatività a sostegno dei migranti tunisini, il progetto prevede un percorso di ascolto e accompagnamento psicologico individuale per ogni migrante di ritorno, e la possibilità di allargare questa pratica di dialogo alla partecipazione dei rispettivi nuclei familiari e alla comunità d’origine. I beneficiari vengono inoltre incoraggiati a creare una rete sociale e solidale attraverso l’organizzazione di incontri conoscitivi e di condivisione reciproca di esperienze vissute, ed attraverso la realizzazione di attività ludiche e ricreative – specificatamente di workshops teatrali – volti a combattere la stigmatizzazione sociale, dove i tunisini di ritorno potranno esprimersi, condividere la loro esperienza migratoria e trasformarla in una performance artistica.

Infine, si prevede un accompagnamento verso l’indipendenza economica dei migranti attraverso la creazione di micro-imprese. Il percorso di reinserimento prevede un ciclo di formazioni tecniche in gestione d’impresa per i tunisini di ritorno, a cui si aggiunge un follow-up personalizzato per la creazione di un attività generatrici di reddito (AGR). Le varie fasi dell’accompagnamento includono l’individuazione di un progetto di AGR fattibile, lo concezione di un business plan rigoroso, il finanziamento del micro-progetto, l’accompagnamento nella sua realizzazione e un follow-up post-installazione per garantire la sostenibilità del loro progetto di vita.

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