• Titolo progetto: 23/25/26
  • Dove: Guatemala, Dipartimento del Quiché (Municipi di Santa Cruz, Chichicastenango, Chiché, San Pedro Jocopilas, Sacapulas e Zacualpa)
  • Beneficiari: 80 bambine e adolescenti maya, 120 donne e ragazze, 120 famiglie di 14 comunità rurali e di 12 micro-regioni.
  • Donatori: Fondazione Zanetti
  • Partner: OSAR e Università Rafael Landivar
  • Titolo originale del progetto: 23/25/26 - Promozione del diritto all’impiego degno, alla salute e all’istruzione per donne e bambine nel Dipartimento del Quiché
 

Narrativo

Il titolo del progetto (23/25/26) intende richiamare a tre tra i diritti fondamentali sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 (Art. 23 Diritto al lavoro, Art. 25 Diritto alla salute, Art. 26 Diritto all’istruzione) che nella zona di lavoro, il Dipartimento del Quiché, faticano ad essere garantiti soprattutto a donne e ragazze, che sono spesso vittime di violenza fisica, sessuale, economica, psicologica. Il progetto si concentrerà quindi sui diritti, in particolare delle donne, agendo su tre assi/diritti fondamentali: 1) il diritto allo studio e all’istruzione, poiché l’istruzione rimane lo strumento principale per riuscire a rompere il ciclo di violenza in cui si ritrovano prigioniere la maggior parte delle bambine e delle ragazze delle comunità rurali e offre loro la possibilità di scegliere come orientare il proprio futuro; 2) il diritto alla salute, all’accesso all’informazione sulla prevenzione e l’accesso a cure di qualità; 3) il diritto al lavoro, a un impiego degno e all’autoimpiego. La logica che sottende al programma 23/25/26 è quella di diffondere una cultura di rispetto e protezione dei diritti delle donne e di prevenzione della violenza domestica creando consapevolezza e fornendo i giusti strumenti. Per fare ciò, si intende agire sullo sviluppo delle famiglie che vivono nelle comunità rurali attraverso la formazione e la sensibilizzazione di bambine, ragazze, donne e, in generale, di intere famiglie, operando per la riduzione della violenza, problematica che innesca un circolo vizioso che porta al fenomeno delle gravidanze precoci, all’abbandono scolastico, alla conseguente difficoltà di accesso al mercato del lavoro, alla dipendenza economica e quindi nuovamente alla violenza.

Contesto

In Guatemala le donne, le bambine e le ragazze, soprattutto se indigene, vivono gravi situazioni di disagio, oppressione e violenza. La violenza, nella maggior parte dei casi domestica, vissuta dalle donne fin dalla giovanissima età, dà vita a un circolo vizioso di situazioni che inaspriscono il fenomeno delle gravidanze precoci indesiderate, dell’abbandono scolastico, della conseguente esclusione dal mercato del lavoro e della dipendenza economica, non consentendo l’emancipazione e la libera scelta e mantenendole in una condizione di vulnerabilità e violenza. La violenza perpetrata contro le donne è il crimine più commesso in Guatemala. Secondo l’Osservatorio delle donne del Ministerio Público, nel 2022 la violenza contro le donne è aumentata rispetto agli anni precedente, arrivando a 61.782 casi denunciati alla data attuale, di più del 50% fa riferimento a casi di violenza sulle donne, seguita da violenza su bambine e adolescenti, violenza sessuale, stupro e altri crimini sessuali, femminicidio. Le gravidanze indesiderate ed i matrimoni forzati in giovane età rappresentano un ostacolo sostanziale al pieno miglioramento delle condizioni di vita delle donne in Guatemala: oltre che a mettere a rischio la salute delle donne, costringe le ragazze a diventare madri prima di aver sviluppato le risorse e le capacità personali per una maternità pienamente goduta e piacevole, limitando fortemente le scelte di vita delle adolescenti e alimentando circoli di povertà, ignoranza, violenza, sfruttamento e abbandono scolastico, fenomeno pericolosamente diffuso.

Intervento

L’azione si svolgerà in 14 comunità rurali tra le più svantaggiate ed isolate del Dipartimento del Quiché e in 12 micro-regioni. L’Obiettivo Generale dell’azione è quello di contribuire a migliorare la qualità di vita ed il rispetto dei diritti umani della popolazione delle aree rurali più svantaggiate del Dipartimento del Quiché. L’Obiettivo Specifico è promuovere l’accesso a tre diritti fondamentali (istruzione, lavoro e salute) e la parità di genere in 14 comunità e 12 micro-regioni del Dipartimento del Quiché, Guatemala.

Attività programmate

Il progetto intende supportare e garantire un anno di copertura delle spese per l’accesso scolastico alle bambine selezionate, insieme ad un percorso di sensibilizzazione dedicato alle famiglie delle studentesse sull’importanza dell’istruzione e la riduzione della discriminazione sociale. Le attività comprenderanno anche doposcuola per le bambine delle elementari che, accompagnate dallo staff di progetto, svolgeranno compiti e attività ludico-pedagogiche, al fine di stimolare interesse e incoraggiare riflessioni di carattere sociale e generale. Insieme a questi momenti, saranno organizzati dei workshop incentrati sulla salute sessuale e riproduttiva e adattati alle studentesse coinvolte e alla loro età.

Il progetto si compone inoltre di un percorso formativo su tematiche come autoimpiego e imprenditoria femminile; le attività di formazione si concentreranno dunque su: gestione dell’economia familiare, mantenimento degli orti comunitari, gestione di animali da cortile, trasformazione di frutta, verdura e cereali per creare farine, marmellate, prodotti essiccati da mettere in vendita, lavorazione delle piante officinali per creare medicine e oli essenziali e si avvierà o intensificherà la produzione di prodotti cosmetici naturali come shampoo, creme e pomate. Insieme a queste attività di formazione, sono previste azioni di sensibilizzazione con le madri di famiglia su tematiche tematiche agro-ecologiche e ambientali, sulla gestione delle strutture e l’importanza della cooperazione tra i gruppi di beneficiari per la buona riuscita delle attività; si prevede inoltre una formazione per la gestione amministrativo-contabile per le piccole attività imprenditoriali che avvieranno le madri di famiglia con la vendita dei loro prodotti.

Infine, il progetto mira a garantire l’accesso all’acqua pulite alle famiglie della zona rurali, attraverso la consegna di filtri e depuratori; inoltre, verranno organizzate formazioni sulla gestione salubre dell’igiene personale e domestica e verranno altresì erogate sessioni informative atte a presentare i servizi sanitari pubblici e privati disponibili sul territorio, spero non conosciuti dalle famiglie, affinché possa migliorare l’accesso a cure di qualità per le famiglie rurali, troppo spesso escluse, per distanza o mancata conoscenza, da questo tipo di welfare.

Risultati attesi

R1) 80 bambine e ragazze di 14 comunità rurali del Dipartimento del Quiché beneficiarie del programma di borse di studio ricevono un’adeguata educazione alla salute sessuale e riproduttiva partendo da un focus sui diritti e sull’uguaglianza di genere.

R2) 120 ragazze e donne migliorano il proprio accesso al mercato del lavoro e all’autoimpiego grazie a formazioni su imprenditoria femminile, tecniche di utilizzo di piante e erbe per la creazione di prodotti e cosmetici naturali e partecipazione a fiere e mercati per donne produttrici.

R3) 120 famiglie migliorano il proprio livello di salute grazie alla distribuzione di filtri per la purificazione dell’acqua domestica e sessioni informative su conservazione del cibo, utilizzo dei prodotti naturali per la cura e la salute e sull’accesso ai servizi sanitari.

Contatti

Alice Fanti: a.fanti@cefa.ong

 

 

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