Nelle scorse settimane abbiamo seguito Dario de Nicola, responsabile dei progetti CEFA in Tanzania ed Etiopia, nel suo racconto dell’Etiopia, dove ci ha portato da Addis Abeba, a Gambella, passando per Soddo. Oggi è arrivato in Tanzania, dove rimarrà per i prossimi giorni per raccontarci le novità e gli sviluppi nei nostri progetti nel paese.

In Tanzania, accanto ai piccoli coltivatori di tè

di Dario de Nicola

Rieccomi qui. Dopo più di due settimane passate in Etiopia, sono arrivato in Tanzania, dove continuerò la mia visita ai progetti del CEFA. Oggi sono a Matembwe, dove lavoriamo anche per rafforzare le cooperative di piccoli produttori di tè affinché possano giocare un ruolo più di peso all’interno della filiera. Anche tra i produttori di tè la malnutrizione rappresenta un serio rischio, dato che il loro lavoro è spesso tutto concentrato sulle produzione di una coltura che non si mangia e il cui prezzo dipende dall’andamento dei mercati internazionali.

Proprio per ridurre il rischio della malnutrizione tra questi contadini, abbiamo chiesto alle loro cooperative di identificare delle persone di riferimento che potessimo formare, affinché poi a loro volta istruiscano gli altri soci delle cooperative su buone pratiche alimentari ed igieniche, nonché su orticoltura e allevamento per diversificare la produzione a livello familiare. Oggi siamo arrivati a 75 persone formate, capaci quindi di riportare le proprie conoscenze a 75 diversi gruppi. A ciascuno di loro è stato fornito un kit per l’allestimento di un piccolo orto, dove organizzano formazioni e dimostrazioni per i propri gruppi di riferimento.

Atanasi Katemba è uno di questi agricoltori del villaggio di Wanginyi. Il gruppo che segue si chiama Mshikamano che in swaili significa collaborazione ed è composto da 25 persone. Nonostante la pioggia, si sono riuniti per uno dei loro incontri, che oggi verte sull’allevamento dei piccoli animali. « La pioggia non ci ferma, perché abbiamo capito che quello che ha da insegnare Atanasi è importante e utile per migliorare la qualità della vita delle nostre famiglie» mi dice uno dei partecipanti.

Sempre questa mattina ho incontrato anche anche un altro gruppo di nome Juuhodi , che significa Sforzo. Il gruppo è seguito da Furaha Kabelege, una ragazza di 27 anni molto in gamba, che alla sua attività di sarta ora ha aggiunto anche la vendita di verdura e uova prodotti dal suo piccolo orto. Furaha, oltre ad organizzare dimostrazioni, visita regolarmente gli orti allestiti dai membri del gruppo che hanno ricevuto i kit tramite il progetto, assicurandosi che seguano le istruzioni ricevute così da poter variare la dieta delle loro famiglie.

L’irrigazione a goccia per una dieta più varia

Continua il mio viaggio in Tanzania, e oggi vorrei raccontarvi di un’altra iniziativa realizzata da CEFA. Nel distretto di Njombe stiamo lavorando con 9 cooperative di coltivatori di tè per supportarli nell’orticoltura e nell’allevamento, così da favorire l’adozione di una dieta più varia e livello familiare, e continuare a combattere la malnutrizione nella regione.

Ieri i soci della cooperativa di Matembwe, sotto l’attenta supervisione di Hydra, l’agronomo del CEFA, hanno preparato un campo dimostrativo dove installare un impianto di irrigazione a goccia per la realizzazione di un orto comunitario.

L’orto servirà a tutto il villaggio, sia per i prodotti che riusciranno a coltivare, ma soprattutto per il grande esempio di modello che rappresenta. L’irrigazione a goccia infatti può fare davvero la differenza per l’alimentazione, e quindi la vita, di intere famiglie contadine.

Sono stati tre giorni di lavoro intenso, ma come potete giudicare voi stessi, il risultato finale non é niente male, e presto inizieremo a vedere i frutti di questo duro lavoro.

Il ritorno a casa

Il mio viaggio sta volgendo al termine ed è ora di tornare a casa. Nell’ultimo mese ho avuto il piacere di vedere il grande lavoro che stiamo portando avanti tra l’Etiopia e la Tanzania, e di rincontrare tutte le meravigliose persone che ogni giorno sono impegnate affinché tutto questo possa funzionare.

Il nostro team è composto da amici di lunga data oramai in partenza e nuove leve in gamba e con tanta voglia di fare. A breve, con il contributo volontario della comunità locale di Matembwe, inizieranno gli scavi per l’espansione della rete elettrica che continuerà a garantire accesso all’energia generata dalla centrale di Ikondo. Questo non sarebbe possibile senza Leonardo, il nostro capo progetto, e Davide, volontario in servizio civile, che seguiranno i lavori affiancando il nostro team locale.

Sono stati giorni pieni, e tra tutte le visite, le riunioni e gli spostamenti, abbiamo trovato il tempo anche per festeggiare la partenza di Giovanni, importante colonna del CEFA in Tanzania, grande conoscitore della realtà locale, per tanti anni l’anima dei nostri progetti nella regione di Iringa.

Insieme ci siamo aggiornati su quanto si sta facendo e ci si è preso del tempo per riflettere su quello che vorremmo fare come CEFA negli anni a venire. Ora, mentre riprendo la strada di casa, porto con me l’entusiasmo e la determinazione di continuare insieme questo grande percorso.

Grazie per questi giorni insieme, sono sicuro che da tutto questo nasceranno dei buoni frutti.

Aiutaci a rimanere accanto alle comunità della Tanzania