In Tanzania, durante quest’ultimo anno abbiamo lavorato affinché famiglie e scuole primarie e secondarie locali avessero a disposizione, in modo continuativo, farine iperproteiche per la corretta alimentazione dei bambini. L’assenza di alcuni microelementi, soprattutto nei primi cinque anni di vita, comporta gravi e irreversibili problemi allo sviluppo dei bambini, sia da un punto di vista cognitivo che di sviluppo fisico. In Tanzania, una dieta non corretta e la mancanza di alcuni microelementi, porta ad avere gravi casi di malnutrizione, soprattutto nei bambini sotto i 5 anni di età. 

Per trovare una soluzione a questo problema, il Ministero dell’Agricoltura Tanzaniano e le autorità sanitarie e scolastiche locali, sostengono una rete di mulini per la produzione di farine di mais per le mense scolastiche, farine alle quali vengono aggiunti microelementi che danno il giusto apporto nutritivo e completano la dieta giornaliera dei bambini e ragazzi. Tra i mulini in questione figura anche quello gestito da Mawaki, partner di CEFA, che è impegnato nella produzione di farine fortificate destinate principalmente alle scuole del Distretti di Kilolo.

Sempre in collaborazione con Mawaki sono stati coinvolti 90 contadini già fornitori abituali di mais, che hanno espresso il proprio interesse ad essere coinvolti nella costituzione di una filiera certificata per la produzione di mais biologico. 

Tre fasi per contrastare la malnutrizione

Attualmente, il mulino di Mawaki ha iniziato la produzione di farine di mais biologico, inoltre continua la produzione di farine di mais fortificate, mentre stanno per prendere il via le sperimentazioni per trovare la giusta formula per la produzione di pappe nutrienti. Si spera che nei prossimi mesi si trovi la corretta ricetta e che si possa iniziare con la produzione.

Le “pappe nutrienti” sono destinate a quei bambini, ragazzi, ma anche anziani che soffrono di malnutrizione non grave, perché lo scopo è riuscire ad impedire che la malnutrizione passi da una forma leggera ad una forma acuta, per cui poi è necessaria l’ospedalizzazione del paziente e l’intervento con alimenti super nutrienti – che vengono considerati medicamenti a tutti gli effetti, che comportano un costo quasi sempre insostenibile per le famiglie tanzaniane.

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