La mia prima risposta è attraverso la fratellanza tra i popoli, ma poi penso che se ci sono fame o malattie è difficile fare vivere questo sentimento e che per farlo crescere bisogna prima di tutto ridurre le disuguaglianze ed eliminare le ingiustizie.

Stiamo assistendo in questi mesi ad un aumento dell’odio e dei conflitti, dall’Ucraina al Sudan ed ora al Niger la “guerra” avanza. Si aggiunge che la Russia non intende rinnovare l’accordo per consentire l’esportazione del grano Ucraino che per il 65% nel 2022 era stato destinato ai Paesi in via di sviluppo tra i quali Kenya, Etiopia e la Tunisia dove il CEFA opera.

Che conseguenze ci saranno? Lo sappiamo già!

Nei giorni scorsi Irene Sciurpa, cooperante CEFA in West Pokot – Kenya, ci aveva informato che finalmente è stato tolto il coprifuoco introdotto a novembre scorso dal governo per contrastare furti e disordini nella regione causati dall’aumento dei prezzi del cibo e dalla perdita del raccolto dovuta alla crisi climatica. Adesso la spirale della povertà riprenderà a colpire ancora più forte in Kenya e con lei aumenteranno anche gli scontri e tornerà il coprifuoco.

Il CEFA continuerà in West Pokot e in tutto il Corno d’Africa a realizzare progetti per portare acqua, cibo, formazione e lavoro. Siamo sicuri che li dove le persone vedono operare la speranza anche l’acqua potrà arrivare, i campi si coltiveranno, i figli andranno a scuola e sceglieranno la via della pace.

Un saluto di pace
Raoul Mosconi – Presidente CEFA