Coltivare una cultura di pace, è stato questo il motto che ha accompagnato la Giornata Internazionale della Pace, celebrata lo scorso 21 settembre. In occasione di questa giornata, in Kenya, Mozambico, Tanzania e Somalia, uniti dalla voglia di superare e risolvere insieme i conflitti che affliggono le loro comunità, giovani ragazzi e ragazze hanno preso parte a tornei sportivi, maratone e tante altre  attività con il fine di riaffermare ancora una volta il valore imprescindibile della pace.

Fin dalle prime ore del giorno, a Garowe, Somalia, due grandi eventi si sono svolti in nome della pace e dell’inclusività, davanti ad un pubblico di 150 spettatori e spettatrici. Prima una maratona e poi una partita di basket femminile hanno visto sfidarsi sul campo persone rifugiate, richiedenti asilo e giovani appartenenti a gruppi di minoranze, che hanno mostrato come il senso di armonia e unità possa prevalere su ogni differenza.

La partita di basket ha visto fronteggiarsi la squadra di Garowe contro la squadra di Galkayo, mentre la maratona ha coinvolto 20 giovani con diversi background.

Guarda la maratona della pace:

Nello stesso momento, in Kenya, si sono svolte altre gare e forum: presso il Mwahima Stadium di Mombasa, 600 persone, tra giovani e membri della comunità, hanno assistito ad un torneo di calcio femminile, dove a trionfare è stata la squadra Kombani Lionesses. Il torneo è stato accompagnato da altri grandi eventi, tra cui la marcia per la pace per le vie di Likoni, le performance di giovani artisti locali, e la presentazione del policy brief nato durante la carovana della pace fatta a Likoni nel mese di Maggio.

Guarda un estratto della premiazione:

I mille kilometri che separano il Kenya dalla Tanzania sembrano azzerarsi in questa giornata di pace e unione: anche nella città di Tanga si è giocato un torneo di calcio, sia maschile che femminile, con l’obiettivo di promuovere la parità di genere e l’empowerment giovanile. Al torneo, vinto da Costal Union FC per il girone femminile e dai Natal Accademy Boys, si è unita un’esibizione del Teatro dell’Oppresso, che oltre all’uguaglianza di genere, mostra le criticità legate all’abbandono scolastico, la criminalità e il conflitto intergenerazionale.

Guarda parte dell’esibizione:

Il coinvolgimento dei giovani è un filo che lega la Tanzania al Mozambico: i bambini e le bambine di Pemba hanno costruito insieme un Albero della Pace, scrivendo e disegnando nelle sue foglie ciò che associano a questo prezioso valore. Per concludere la giornata, hanno partecipato ad un cineforum e visto insieme un film su coesione, pace e tolleranza.

Guarda la formazione dell’albero della pace:

Una giornata come questa è un faro di luce nuova in questo tempo buio di guerre e conflitti; vedere i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di questi quattro paesi giocare e confrontarsi su questo valore prezioso ci ricorda quanto sia fondamentale difenderlo, per le generazioni di oggi e di domani.

Grazie ai progetti Kujenga Amani, che coinvolge Tanzania, Mozambico e Kenya, e Bridges, che coinvolge la Somalia, questi percorsi di pace continueranno.