Carissimi, 
domenica 18 ottobre ci ha lasciato Gianpietro Monfardini, consigliere della Fondazione Bersani e volontario di Cefa per molti anni. Siamo vicini alla famiglia e lo ricordiamo grazie alle parole di Francesco Tosi Presidente della Fond. Bersani. 

“E’ mio dovere e di tutti i componenti della Fondazione che rappresento, esprimere prima di tutto riconoscenza alla famiglia per il tempo che Gianpietro ha voluto e potuto dedicare  per molti anni alla collaborazione con Giovanni Bersani e alla sua causa, nel CEFA prima e nella Fondazione Giovanni Bersani  poi, nel puro volontariato. Personalmente ho avuto il privilegio di conoscere Gianpietro fin dal primo momento della collaborazione col Cefa, quando venne affidata a lui la responsabilità del cosiddetto Sostegno a Distanza, un insieme di progetti rivolti ai minori in alcuni paesi tra i più poveri del mondo.

 Nessuno che abbia conosciuto  Gianpietro nello svolgimento di quell’impegno rivolto ai piccoli della Terra può non ricordare la passione e l’intelligenza che caratterizzavano il suo lavoro, sempre  arricchito da un ottimismo di fondo; si trattava di un ottimismo che non è faciloneria o eccessiva semplificazione di situazioni complesse, bensì un atteggiamento positivo che, proprio perché anche realistico, risultava contagioso e riusciva a suscitare interesse nelle persone a cui si rivolgeva. In questo aveva affinità col senatore  Bersani,  proprio per questa sua capacità di non perdere l’entusiasmo e di guardare avanti con fiducia nella convinzione che l’intelligenza e il cuore dell’uomo saranno capaci di individuare soluzioni anche ai problemi più gravi. 

Successivamente, nel momento in cui Bersani lasciò la presidenza della Fondazione, Egli chiese a Gianpietro di succedergli e lui accettò con titubanza ma al tempo stesso felice di dirigere una creatura di Bersani col compito prioritario di assicurare continuità alla azione del Cefa nella solidarietà internazionale per uno sviluppo equo e sostenibile nei paesi più poveri.  La sua ammirazione per la persona e l’opera di Bersani gli forniva indicazioni chiare sul cammino da intraprendere e aveva la capacità  di non perdere  la serenità e il sorriso anche davanti a problemi di difficile soluzione. Concludo dicendo che  ciascuno di noi non può non ricordarlo sorridente e anche  per  questo ci mancherà ancora di più,  in quanto se il sorriso è sempre un dono, questo dono ha ancora più valore se chi ce lo concede è una persona matura o anziana e in particolare oggi, nel difficile periodo che stiamo vivendo.  Anche per questo: grazie Gianpietro, e… arrivederci.

Francesco Tosi