Abbiamo riacceso l’attenzione sulla cooperazione allo sviluppo come approccio per affrontare le grandi sfide globali: la fame, il cambiamento climatico e le migrazioni. Nessuno si salva da solo e non esiste ingiustizia che non ci riguardi. L’incontro La cooperazione come risposta alle sfide globali ci ha visti ribadire il nostro sogno di una cooperazione fatta di persone.

In diverse regioni del mondo, da anni, si affrontano ogni giorno fame, crisi climatica, guerre, migrazioni forzate: le sfide globali tra loro interconnesse che oggi mostrano un impatto sempre crescente su tutto il pianeta. In questo quadro così complesso e preoccupante, CEFA pone l’attenzione sulla cooperazione allo sviluppo come approccio per affrontare queste sfide globali. È solo attraverso la cooperazione, intesa come reale volontà di collaborare per un concreto miglioramento della qualità di vita delle persone e della cura del pianeta, si potranno gettare le basi per un futuro migliore.
Quello che sogniamo e per cui lavoriamo ogni giorno, è una cooperazione fatta di persone che condividono gli stessi valori, obiettivi, competenze e risorse

Ad aprire i lavori è stato Romano Prodi, che ha ricordato il fondatore di CEFA Onlus, il senatore Giovanni Bersani, definendolo una “grande personalità interprete dei cambiamenti, che ha saputo mettere insieme la dimensione locale con quella internazionale per combattere la povertà e le disuguaglianze. Una strategia che non parte dalla carità in modo generico, ma si basa sul progetto di preparare le generazioni future all’autonomia. Questo messaggio ha avuto una grande continuità in questi anni nell’attività che ha caratterizzato il CEFA ed è oggi quanto mai attuale di fronte alle sfide globali che ci attendono. In quest’epoca di tensioni globali che vedono le politiche internazionali di Stati Uniti e Cina guardare l’Africa come ad una sorta di palestra dove trovare risorse senza che si formino iniziative di Cooperazione. CEFA lavora per dare all’Africa un aiuto concreto per impadronirsi del proprio futuro” 

Altrettanto importante e profondo è stato l’intervento di Mahmoud Thabit Kombo, Ambasciatore della Tanzania in Italia, che ha ricordato che “le Ong e i governi non possono farcela da soli ma devono lavorare a stretto contatto per portare lo sviluppo. Per questo sono qui in veste ufficiale, per sottolineare l’importanza della collaborazione per trasferire le conoscenze per l’innovazione e affrontare la crisi alimentare che in Tanzania affrontiamo tutti i giorni. In Italia il 5% della popolazione è impiegata nell’agricoltura mentre in Africa è l’80% degli abitanti che si occupa di agricoltura e nonostante questo non ci sono risorse sufficienti per dare da mangiare a tutti.”

A chiudere il convegno è stato Mons. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha ricordato che “il locale e l’universale sono collegati. Vivere solo la dimensione locale diventa chiusura e genera paura. Il senatore Bersani ci ha abituato a vivere come cittadini del mondo. La storia di questi 50 anni di CEFA conferma la bellezza di questo progetto che ha portato solidarietà generando altra solidarietà e cambiando la vita delle comunità. Questo cinquantesimo anniversario è una grande occasione per vincere le disillusioni, capire che tutti abbiamo gli stessi problemi e che continuare a lottare è l’unica possibilità per il nostro futuro.”

Zuppi conclude affermando che “il seme della solidarietà richiede insistenza ed intelligenza. Dobbiamo capire che abbiamo tutti gli stessi problemi per trovare nuove solidarietà. Dobbiamo creare le premesse per vivere come fratelli e dobbiamo comprendere che il mondo è bellissimo e se non lo sappiamo vedere finiremo per renderlo brutto. Il mondo va scoperto”

Oggi La cooperazione come risposta alle sfide globali diventa un podcast! Riascolta gli interventi di tutta la Gente Strana che sabato 15 ottobre 2022 hanno partecipato al convegno presso il Centro San Domenico di Bologna.