La sicurezza alimentare in Africa Orientale minacciata da miliardi di locuste

di Riccardo Bubbolini – Agronomo CEFA in Kenya 


Una minaccia senza precedenti per la sicurezza alimentare e il sostentamento nel Corno d’Africa è causata da sciami di locuste del deserto che sembrano provenire da entrambe le sponde del Mar Rosso.

Gli sciami di locuste provenienti dallo Yemen e dall’Oman si sono inizialmente diffusi in Eritrea e Sudan dove si sono accresciuti di dimensioni e numero, poi hanno cominciato a diffondersi a macchia d’olio travolgendo Etiopia e Somalia ed ora anche il Kenya.

Una inusuale infestazione di locuste che non si vedeva da diversi lustri in tutto l’Est Africa forse dovuta anche alle abbondanti piogge che hanno interessato nei mesi scorsi Etiopia, Somalia e Kenya.

Specialmente in Kenya, piove interrottamente da Ottobre 2019 e probabilmente continuerà fino ad aprile maggio 2020 (il periodo delle “piccole piogge” che caratterizzano i mesi di ottobre e novembre sembra che si estenda fino al periodo delle “grandi piogge che caratterizza i mesi di aprile e maggio) questo si traduce in un ambiente verde e lussureggiante, condizioni favorevoli queste per gli sciami di locuste (uno sciame di locuste può avere una estensione che può coprire l’intera città di Mosca e contenere fino a 200 miliardi di insetti) che cosi si rifocillano ad ogni tappa (gli sciami si spostano anche di 150 Km al giorno), depongono  le uova e cosi aumentano esponenzialmente il numero e le dimensioni degli sciami.

Se le condizioni climatiche rimarranno quelle attuali si prevede che l’infestazione flagellerà l’Africa dell’Est fino a maggio-giugno 2020 con sciami che potrebbero aumentare fino a 500 volte quello che già sono ora.

Questa battaglia impari vede coinvolti 95 milioni di persone in 6 differenti Paesi dell’EA dove pare che l’unico mezzo che possa rallentare questa calamita naturale sia l’utilizzo di insetticidi distribuiti con piccoli aerei che, volando sopra gli sciami e sulle aree dove le locuste si posano per divorare tutto quello che e’ verde ed erbaceo, smorzano l’effetto distruttivo di questi piccoli insetti.

L’unica arma a disposizione dell’uomo per salvare i raccolti dalla distruzione potrebbe però diventare un boomerang. Per quanto si possano impiegare insetticidi organici ed eco-friendly per debellare questo flagello, rimangono sempre un mezzo tossico che avrà effetti disastrosi anche su miliardi di altri insetti tra cui gli insetti pronubi indispensabili all’uomo e all’agricoltura. Ecco quindi che dopo la distruzione dei raccolti e dei pascoli da parte delle locuste, l’uomo potrebbe a breve subire un secondo periodo di insicurezza alimentare questa volta dovuto alle scarse performance delle colture, specialmente quelle a impollinazione entomofila (processo di impollinazione portato avanti da insetti pronubi).


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